la Tenuta

la Storia

Il termine Potazzine a Montalcino viene usato per indicare le cinciallegre, piccoli uccellini vivaci e colorati abitatori delle campagne toscane; e' per questo che Potazzine diventa spesso un appellativo affettuoso con cui nonni e genitori si rivolgono alle loro bambine.
Era la nonna materna infatti a chiamare Viola e Sofia, le figlie di Gigliola Giannetti.

Il legame con le due Potazzine non e' espresso soltanto dal nome, bensi' lo si ritrova nell'intero percorso evolutivo della cantina, che vede il suo inizio nel 1993 con la nascita della primogenita Viola ed un ampliamento di due ettari, nel 1996, con l'arrivo di Sofia, fino al raggiungimento dei 6.5 ettari iscritti a Brunello che la Tenuta vanta oggi.

i Vigneti

La Tenuta e’ costituita da cinque ettari di vigneti iscritti a Brunello,
tre dei quali si trovano nei pressi della cantina, a 507 metri slm., con un eta’ media di 19 anni.

I restanti sono invece dislocati nella zona di Sant’Angelo in Colle, a circa 420 metri slm., impiantati nel 1996.

Il sistema di allevamento è guyot.

la Vinificazione

Armonia, finezza e pulizia sono le parole chiave dei Vini de Le Potazzine.

L'obiettivo perseguito sin dalla prima vinificazione a Le Potazzine, e' stato quello di produrre vino alla maniera piu' naturale possibile, ricercando equilibrio, eleganza ed una spiccata personalita'.

l'Invecchiamento

L'Azienda da sempre ha usato per l'invecchiamento dei propri vini, botti di rovere di slavonia della ditta Garbellotto, da 30 e 50 ettolitri.

Il Brunello usualmente affina in botte circa 40 mesi, la Riserva di Brunello, prodotta ad oggi nelle sole annate 2004, 2006, 2011 e 2015, riposa nel legno per circa 60 mesi, mentre il nostro Rosso di Montalcino, vi rimane per 12 mesi, anche se il disciplinare di produzione non prevede alcun tipo di invecchiamento.

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